Cronaca

La corsa al monopattino: "Preparatevi all’invasione"

A Natale vendite più che raddoppiate rispetto a pochi mesi fa. E già si prepara il prossimo affare: le flotte a noleggio

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MILANO - La Monopattino Spa - ottenuto il disco verde dal Governo - prepara il suo assalto alle strade italiane. Il settore, nel nostro paese, è ancora in fasce ma cresce a passo di carica: nei primi nove mesi del 2019, secondo i dati Gfk, sono state vendute 35mila mini-due ruote elettriche contro le 10mila (+250 per cento) dello stesso periodo dell'anno precedente.

Un modello della Segway è entrato nella top ten dei prodotti più comprati su Amazon Italia sia al Black Friday che al Cyber-Monday, E sotto Natale "si può dire con tranquillità che le vendite sono più che raddoppiate", assicura Alessio Raccagna, responsabile relazioni istituzionali per Italia e Spagna di Lime, il più grande noleggiatore di monopattini elettrici al mondo.

Il bello però, chiarite le regole del gioco, inizia ora: "Siamo all'inizio di una rivoluzione nella mobilità urbana", sostiene Giovanni Testa, responsabile di Nilox, uno dei leader tricolori del settore. Primo passo: l'arrivo in tempi stretti nelle strade di molte città di grandi flotte a noleggio. "Noi contiamo di partire entro primavera", scommette Raccagna. Puntando su un mercato "in grado di accogliere fino a 30mila veicoli a Roma e 10-15mila a Milano". E lo stesso dovrebbe fare l'arci-rivale Bird che ha già un accordo con Enel.



La posto in gioco - economicamente parlando - è altissima. Il primo e-scooter a noleggio del pianeta è comparso nel giugno 2017 a Santa Monica in California. Meno di tre anni dopo le due big del settore Lime e Bird valgono per gli analisti oltre due miliardi e lavorano ormai in 120 città di 50 paesi. Negli Usa le corse in monopattino in affitto hanno superato per la prima volta quelle delle bici con 34,5 milioni di viaggi nel 2018. A Los Angeles, capitale mondiale del settore, ne circolano 36mila. L'assalto a New York è stato stoppato dal veto del sindaco Bill De Blasio. Ma il virus ha iniziato a contagiare l'Europa. Sulle strade di Parigi (dove le "trottinettes" hanno tagliato di dieci minuti i tempi del pendolarismo) ci sono 22mila mezzi di 11 aziende differenti.

Una flotta che ha visto i nuovi utenti crescere del 530 per cento in questi giorni di sciopero. Due città della Germania - dove sono legali sono da giugno - "sono già stabilmente tra le 12 con maggior traffico", dice il presidente di Lime Joe Kraus. "A sei mesi dal via libera a questi mezzi, immaginare una città tedesca senza monopattini è impossibile" ha scritto la Mercedes-Benz presentando l'e-scooter con il suo marchio, come Vw, Audi e Bmw.

Il business è per ora in perdita. Lime avrebbe fatturato nel 2019 secondo gli analisti 450 milioni e ne ha persi 300. Ma già quest'anno le entrate dovrebbero raddoppiare e il rosso dimezzarsi in un mercato che secondo Morningstar varrà, nel 2023, cinque miliardi, il 21 per cento in più di oggi.

Il boom della mobilità urbana in monopattino obbligherà le città a fare i conti anche con un prevedibile aumento degli incidenti. Gli "scontri" a due ruote a Parigi in questi giorni di sciopero sono saliti da 36 a 60 al giorno. Atlanta ha recentemente sospeso il noleggio notturno dopo quattro eventi mortali in tre mesi. Uno studio della città americana di Austin ha calcolato una media di un incidente ogni 5mila viaggi con una forte incidenza di traumi cranici (31,7 per cento) causa scarso utilizzo del casco, indossato solo dal 4,4 per cento dei clienti. La follia del web, invece, cavalca il boom degli e-scooter incensandone il vandalismo: su Instagram l'account Bird Graveyard ha messo assieme oltre 113 mila follower che coprono di "Like" i filmati in cui i monopattini vengono distrutti o danneggiati. Il prezzo del successo di un mezzo cui presto impareremo ad abituarci - nel bene e nel male - anche sulle strade d'Italia.