Esteri

Libia, via libera di Ankara all'invio di truppe. Le forze di Haftar: "Abbattuto drone turco"

 Il presidente turco Erdogan (reuters)
L'esercito turco dovrà aiutare il premier al Serraj a fermare l'avanzata dell'autoproclamato Esercito nazionale libico del generale della Cirenaica. L'obiettivo è impedire la presa di Tripoli. Le reazioni. Trump: "Contro ogni interferenza esterna". L'Egitto chiede una "risposta internazionale". Ue: "No soluzione militare"
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Il Parlamento di Ankara ha approvato la mozione che autorizza l'invio di militari turchi in Libia, come richiesto dal governo del premier libico Fayez al Serraj, riconosciuto dalle Nazioni Unite. Lo riferisce l'agenzia di stampa Anadolu.

L'obiettivo della mozione, sostenuta dal partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l'Akp, è quello di rafforzare la presenza militare a sostegno del governo di accordo nazionale per fermare l'avanzata dell'autoproclamato Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar, impegnato da aprile in un'offensiva per prendere il controllo di Tripoli.

I deputati che hanno votato a favore della mozione in sessione d'emergenza sono stati 325, quelli contrari 184. La misura prevede un mandato di un anno per il dispiegamento. "Una Libia il cui governo legittimo è sotto minaccia può diffondere instabilità alla Turchia", ha dichiarato il deputato del partito Akp, Ismet Yilmaz, sostenendo la mozione. "Chi non vuole agire a causa di un rischio getta i nostri figli in un pericolo ancora maggiore", ha aggiunto.

Il ministro degli Esteri del Governo di accordo nazionale (Gna) insediato a Tripoli, Mohamed Siala, ha avuto un colloquio telefonico con il collega turco Mevlut Cavusoglu "sugli ultimi sviluppi del dossier libico", riferisce il ministero degli Esteri di al Serraj sulla propria pagina Facebook. "La telefonata ha riguardato anche la cooperazione libico-turca in tutti i settori e i mezzi per sostenere questa cooperazione", aggiunge il post.

La mozione sulla Libia è "importante per la tutela degli interessi del nostro Paese e per la pace e la stabilità della regione", aveva pubblicato su Twitter lo stesso ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.

Intanto il Parlamento di Tobruk, fedele a Khalifa Haftar, ha convocato per sabato una seduta urgente per affrontare la decisione del Parlamento turco di approvare l'invio di truppe a Tripoli. Un alto ufficiale delle forze del generale della Cirenaica, scrive il sito di Al Arabiya, ha affermato che l'Esercito nazionale libico (Lna) "non permetterà la presenza di qualsiasi forza turca ostile sul territorio libico", e ha aggiunto che la formazione "è pronta a combattere". 

Le reazioni. Trump: "Contro ogni interferenza esterna". Egitto: "Forte condanna"

Il presidente Usa, Donald Trump, ha "avvertito" il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che gli Stati Uniti sono contro ogni "interferenza esterna" in Libia. Lo rende noto la Casa Bianca dopo la telefonata tra i due. Secondo i media americani, che citano un comunicato del governo turco, nel corso del colloquio i due leader hanno sottolineato l'importanza di trovare una soluzione diplomatica nella regione.

L'Egitto, che appoggia Haftar, "condanna, nei termini più forti il passo del Parlamento turco". In una nota del ministero degli Esteri del Cairo si sottolinea che il dispiegamento di truppe turche in Libia potrebbe "ripercuotersi negativamente sulla stabilità dell'area mediterranea" e si "chiede alla comunità internazionale di agire secondo le proprie responsabilità con urgenza nel gestire questi sviluppi, che minacciano un'escalation regionale".

"Abbiamo sottolineato in varie occasioni, l'ultima è stata il 23 dicembre scorso, che non esiste una soluzione militare per il conflitto in Libia", è la posizione dell'Ue sostenuta da Peter Stano, portavoce dell'Alto commissario per la politica estera Ue, Josep Borrell.

"L'Ue ribadisce a tutte le parti interessate il suo appello a cessare tutte le azioni militari e riprendere il dialogo politico", prosegue il portavoce. Tutti i membri della comunità internazionale", ha poi ammonito, "devono osservare e rispettare l'embargo Onu sulle armi. Tutti i nostri sforzi diplomatici si concentrano sull'impedire un'ulteriore escalation in Libia e nel sostenere il processo di Berlino".

"ll voto del Parlamento turco sulla Libia aumenta le tensioni in un quadro già drammatico", commenta su Twitter il viceministro degli Esteri del Partito Democratico, Marina Sereni.  "La missione Ue proposta dall'Italia è sempre più importante per chiedere a tutti gli attori di rispettare l'embargo Onu, far tacere le armi, ridare voce alla politica", conclude Sereni nel tweet.

Le forze di Haftar abbattono un drone turco

Le forze del generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, hanno abbattuto un drone turco a Sud della capitale libica Tripoli. 

Ad annunciare l'abbattimento, avvenuto ad Ain Zara, a 12 km in linea d'aria dal centro della capitale libica, è stato il generale dell'Lna (l'Esercito nazionale libico di Haftar) Al-Mabrouk Al-Ghazwi, che ha affermato che il drone è stato distrutto "dopo che era entrato nello spazio aereo delle nostre operazioni militari".

L'informazione viene accreditata da tweet di Al Arabiya e Sky News Arabiya che citano proprie fonti. Già il mese scorso le forze di Haftar avevano annunciato l'abbattimento di un drone turco nella stessa zona.