Angelina Jolie, in Etiopia con le figlie per conoscere Sahle-Work Zewde
Per l’Etiopia, Angelina Jolie è partita con quattro dei suoi figli. Ma, nell’ultimo giorno dell’anno, ne ha portati solo due ad incontrare Sahle-Work Zewde. L’attrice, che in Africa ha poi celebrato l’arrivo del 2020, ha scelto di dare a Shiloh, 13 anni, e Zahara, 15 anni da compiersi l’8 gennaio, la possibilità di conoscere la prima donna a ricoprire l'incarico di presidente dell’Etiopia. Cosa si siano dette, esattamente, le quattro non è dato sapersi, ma la conversazione, tra Angelina Jolie, le sue bambine e Sahle-Work Zewde, sembra aver avuto un’impronta formativa. Come se le piccole, in qualche modo, dovessero scoprire nuovi orizzonti nella politica africana.
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La conversazione, infatti, avrebbe toccato diversi argomenti, tutti di pubblico interesse. Angelina Jolie e Sahle-Work Zewde avrebbero parlato con Shiloh e Zahara del sistema scolastico etiope, della necessità di trovare una soluzione al problema causato dalla mancanza di assorbenti e dal conseguente obbligo, per le ragazze con mestruazioni, di assentarsi da scuola. Poi, ancora, della tubercolosi, della cultura dell’Etiopia e della sua storia.
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L’incontro, dunque, avrebbe dovuto fornire un quadro completo della situazione etiope alle due ragazzine che, come la madre e il padre, sono (già) impegnate sul fronte ambientale e su quello umanitario. Se Shiloh, nel 2017, ha dato il suo nome ad una riserva in Namibia dove possano essere salvati e protetti elefanti e rinoceronti vittime di abusi, Zahara ha apposto la propria firma ad una linea di gioielli, i cui proventi vanno a sostenere un’associazione californiana per donne e bambini maltrattati.
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