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POLITICA

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Di Maio: "Si avvia la revoca delle concessioni, giusto che i Benetton perdano i profitti"

Il capo politico del Movimento 5 Stelle apre l'anno 2020 parlando e partendo all'attacco su vari temi politici

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il capo politico del Movimento 5 Stelle in un video pubblicato sui social affronta alcuni temi politici partendo all'attacco e rivendicando il ruolo dei 5 Stelle e difendendone l'operato.

Per il ministro degli Esteri Di Maio "Senza M5s al governo avremo una restaurazione 2.0 dietro l'angolo" per questo il M5s deve restare al governo e "Per farlo dobbiamo essere compatti, uniti".

Parla di tutte le battaglie portate avanti dai pentastellati: dalla riforma sulla prescrizione al reddito di cittadinanza, dal taglio del numero dei parlamentari alla vicenda delle concessioni autostradali mandando anche un messaggio ai 'dissidenti' interni: "Cè qualcuno che sale e cambia treno. Ognuno di noi sa che se entriamo in Parlamento lo dobbiamo al Movimento. Chi dice che il Movimento era troppo verticistico poi mi chiedeva un incarico, poi non l'ottengono e dicono che il Movimento è troppo verticistico. Lo dico guardando al passato".

Autostrade: "Benetton perderanno profitti ed è giusto"
Con l'approvazione del decreto Milleproroghe, ricorda Di Maio, si avvia la procedura di ritiro delle concessioni delle autostrade.  "La retorica che si perdono i posti di lavoro" con la revoca delle concessioni ad Autostrade "è una sciocchezza. Si perdono i profitti dei Benetton ed è giusto, perché non hanno fatto quanto dovuto per mantenere quel ponte Morandi. Io non sono tranquillo che ci siano quei signori che hanno mantenuto il ponte Morandi che ora gestiscono 3mila chilometri, bisogna riprenderci quella gestione e po i dipendenti verranno chiaramente impiegati".

Di Maio dice che "E' arrivato il momento di un nuovo contratto" e che "Vogliamo dire a italiani cosa e quando vogliamo fare nei prossimi 3 anni rilanciando sul Movimento: "Noi dobbiamo credere in quello che stiamo facendo, il 2020 sarà l'anno degli Stati Generali, dobbiamo attrezzarci per diventare determinanti". Secondo il capo politico del M5s i tempi per discutere di un nuovo contratto di Governo, che fissi gli obiettivi e i loro tempi di realizzazione per i prossimi 3 anni, sono maturi.  "C'è - ha affermato Di Maio - una nuova visione di Paese che deve entrare nel nuovo contratto di Governo. Verosimilmente i lavori del Parlamento dovrebbero ricominciare l'8 o il 9. Appena ricominciano credo sia arrivato il momento di sedersi attorno a un tavolo e scrivere il nuovo contratto di Governo. Per questo - ha sottolineato - serve un nuovo accordo di Governo sui tempi e noi abbiamo grandi battaglie ancora da realizzare: la legge sull'acqua pubblica, che nel 2020 speriamo possa diventare legge, la legge sul salario minimo orario che avevamo promesso, e dobbiamo realizzare. Ci sono tante cose ancora da fare".  

Banche: "Battaglia per Commissione ma dovremmo esserci" "Nel 2020 c'è la grande sfida della Commissione Banche. Oramai dovremmo quasi esserci. E' stata una lunga lunga battaglia, ma questa Commissione deve sapere i soldi degli italiani a chi sono stati prestati e perché sono stati prestati allo scoperto".

Prescrizione: "Finalmente legge è entrata in vigore. Ci sarà più giustizia, ve l'avevamo promesso"
"Finalmente la legge sulla prescrizione è entrata in vigore". Così il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio si è espresso nel video pubblicato sui social. "Da oggi entra in vigore la norma che toglie finalmente la prescrizione. Abbiamo sempre detto che i furbetti non dovevano farla franca e da oggi entra una legge che stabilisce un po' di fiducia tra i cittadini e le istituzioni". Di Maio specifica che "Sarà un anno con più giustizia, era la grande promessa che vi avevamo fatto e in mezzo c'è stata una crisi di Governo dovuta proprio alla giustizia".

Programma M5s: "In 20 mesi approvati 40 provvedimenti del nostro programma"
"In questa settimana ho fatto il conto di quante leggi o provvedimenti abbiamo fatto approvare in 20 mesi" del nostro programma. "Sono quaranta provvedimenti del M5S, quaranta provvedimenti che erano nel nostro programma e che abbiamo approvato contro tutto e tutti" ha rivendicato Di Maio, provvedimenti approvati da quando i pentastellati sono al Governo, prima con la Lega e ora con Pd e sinistra. Per Di Maio tutte norme che "aiuteranno le persone oneste e le imprese". Poi ricorda come quello passato è stato l'anno dello sblocca-cantieri e del decreto crescita".

Reddito di cittadinanza accusa ad alcuni giornali giornali
"Alcuni giornali parlano più di furbetti del reddito di cittadinanza che di 'Ndrangheta" ha poi commentato Di Maio.

Parlamentari non in regola con i pagamenti
Non è vero che solo 12% dei parlamentari è in regola con le restituzioni dice il capo politico pentastellato, però qualche rischio per i 'morosi' c'è infatti il Direttivo si riunirà nei prossimi giorni e vedremo cosa deciderà in proposito. L'ultimo appello è partito a fine anno, la richiesta è quella di chiudere la vicenda dei rimborsi e di versare pure i 300 euro a Rousseau. In ogni caso il capo politico sottolinea che le indiscrezioni sul numero degli inadempienti non sono veritiere. "Non è vero che solo il 12% di noi è in regola" con le restituzioni - afferma. C'è qualcuno che è in ritardo ma vorrei che i giornali parlino anche quando applicheremo le sanzioni. L'ultima verifica l'abbiamo pianificata ad agosto o settembre, mancano quindi gli ultimi 4-5 mesi. Ma se c'è qualcuno che è in ritardo o non ha restituito, io chiedo ai giornali che diano la stessa evidenza quando saranno date le sanzioni a chi non avrà rispettato le regola della restituzione. E chiedano agli altri partiti dove vanno a finire i soldi degli stipendi degli eletti" - aggiungendo- "Il Movimento è l'unica forza politica che taglia gli stipendi degli eletti e li versa per fini di bene, come il microcredito o versamenti ad associazioni e fondi per la Protezione civile. Oggi in tutto siamo a oltre 100 milioni di euro restituiti" da tutti gli eletti del M5S, ha concluso il ministro degli Esteri.

Attacco indiretto a Salvini: "Dio o Madonne le lasciamo a chi è in difficoltà"
"Non citerò né Madonne o Dio, lo lasciamo fare a chi sta in difficoltà, a chi ha davvero bisogno, noi non abbiamo bisogno di slogan o frasi fatte, o di invocare l'aiuto di Dio per fare carriera politica". In questo modo indiretto Luigi Di Maio ha attaccato Matteo Salvini senza nominarlo direttamente. Ieri sera, il segretario della Lega aveva parlato dicendo: "Farò tutto quello che è umanamente possibile, con l'aiuto di Dio e del Cuore Immacolato di Maria, per restituire agli italiani lavoro, serenità, sicurezza".