«Non lasceremo che la Repubblica islamica dell'Iran intraprenda azioni che mettano a repentaglio uomini e donne americani»: così il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha commentato gli attacchi aerei americani contro il gruppo filo-iraniano Hezbollah in Iraq e Siria. Il segretario alla difesa, Mark Esper, ha aggiunto, che gli attacchi sono stati «un successo».

I piloti e gli aerei sono tornati alla base sani e salvi, ha sottolineato il capo del Pentagono, parlando alla stampa, dopo che gli aerei F-15 avevano attaccato cinque obiettivi associati al movimento islamista Hezbollah nell'ovest dell'Iraq e nell'est della Siria.

Il Pentagono in precedenza aveva spiegato che si è trattata di una ritorsione per gli oltre 30 missili sparati venerdì contro una base irachena che hanno provocato la morte di un contractor americano. Esper ha aggiunto che Pompeo si è recato in Florida, dove il presidente Donald Trump è in vacanza per Natale, per fargli una sintesi degli ultimi sviluppi in Medio Oriente. «Intraprenderemo ulteriori azioni se necessario per garantire che agiamo per autodifesa e scoraggiare altri comportamenti illeciti da parte di gruppi di miliziani o dell'Iran».

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