Festeggiare il Capodanno a Roma significa farlo in una Città eterna che è anche Urbe e Caput mundi. In due parole: nel centro del mondo. E forse non esiste angolo del pianeta più adatto a salutare l'anno vecchio e accogliere il nuovo. Anche perché qui tutto convive fra passato e presente e ciò che sarà sembra già farne parte. Ed è per questo che chi deciderà di regalarsi un viaggio nella Capitale per il rito di passaggio fra il 2019 e il 2020 potrà farlo non solo seguendo spettacoli e eventi d'arte varia in programma nella Festa di Roma che durerà 24  ore dalla sera del 31 dicembre a quella del 1 gennaio. Ma potrà immergersi nella storia e nell'energia dei luoghi in cui questa festa si svolge. 

Allestimento del palco al Circo Massimo per la festa di Capodanno  (foto Luisa Mosello

 

Il Circo Massimo è la più grande struttura per spettacoli al mondo
A partire dal Circo Massimo che anche quest'anno ospiterà il concertone-spettacolo della vigilia che inizierà poco dopo le 21 e andrà avanti tutta la notte. Sul palco fra gli altri ci saranno Ascanio Celestini, Carmen Consoli, Aerial Strada, Priestess e Skin. Tutto all'interno di una lunga esibizione fatta di luci, proiezioni, installazioni di video arte e musica dedicata al nostro Pianeta Terra.

Un'occasione in più per rivivere l'atmosfera del più antico circo romano dedicato alle corse dei cavalli e sede di giochi e gare fin dalla fondazione della città. La sua funzione principale era quella di ospitare i Ludi Romani) in onore di Giove.

Il Circo Massimo (foto Luisa Mosello)

 

Il Circo Massimo (foto Luisa Mosello)

 

Non tutti sanno che, con i suoi 620 metri di lunghezza e 140 di larghezza viene considerato, la più grande struttura per spettacoli realizzata nella storia. 

La "Prima Ora" del 2020 al Giardino degli Aranci
Il Circo Massimo fa da trait d'union fra il Palatino e l'Aventino, laddove si trova un altro gioiello capitolino da scoprire e riscoprire all'inizio del nuovo anno. 

Il Giardino degli Aranci (foto Luisa Mosello)

 

Vista su Roma dal Giardino degli Aranci (foto Luisa Mosello)

 

È il Giardino degli Aranci che ospiterà fra le 7 e le 8,30 del 1 gennaio il concerto "The first hour, la prima ora" a cura dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il pianista e performer Marino Formenti che proporrà sia brani propri che musiche di Bach, Brian Eno, Frescobaldi, Nirvana, Pink Floyd e note popolari zingare ed arabe. Nella liturgia ecclesiastica, l’Ora prima era il servizio di preghiera iniziale del mattino e in questo caso rappresenta un modo davvero suggestivo di inaugurare il 2020. 

La Festa di Roma continua il 1 gennaio
Dalle prime ore del pomeriggio la festa si allargherà nell'area che circonda il Circo Massimo e si affaccia sul Tevere da piazza  dell’Emporio a Testaccio al Ponte Fabricio che collega l'Isola Tiberina fino alla Bocca delle Verità, via Petroselli.

Via Petroselli e Santa Maria in Cosmedin (foto Luisa Mosello)

 

Tutti luoghi di memorie e suggestioni senza tempo che  fino a sera saranno invasi da mille artisti di  compagnie internazionali in 18 "siti specifici" realizzati in esclusiva per la manifestazione con spettacoli, installazioni e performance immersive. Interventi a tutta fantasia a cura del Teatro di Roma che per dare il  benvenuto al nuovo anno propone un viaggio all’interno del nostro pianeta in omaggio alla grandiosità della natura. 

L'Isola Tiberina e il Ponte Fabricio (foto Luisa Mosello)

 

Artisti di strada e performer di tutto il mondo omaggiano le biodiversità della terra
Ecco allora danze verticali, teatri aerei, sculture di ghiaccio, performance di fuoco fulmini di luce e spettacoli verticali. Il tutto pensato come un viaggio denso di sorprese all’interno degli ecosistemi terrestri e delle loro biodiversità.

Performance di Capodanno 2019 in piazza Bocca della Verità (foto Luisa Mosello)

 

In un percorso che attraverserà cinque ambienti immersivi: il mondo del ghiaccio e dell’acqua dolce, quello dei pascoli e delle praterie, quello dei deserti. E poi gli universi delle giungle, delle foreste e dei boschi e le profondità del mare. 

Il Teatro Marcello diventa opera collettiva firmata Grossetête
Molto attesa la performance di Olivier Grossetête, l’artista francese famoso in tutto il mondo per le sue costruzioni di monumenti effimeri, realizzati utilizzando solo cartoni, nastro adesivo e la partecipazione delle persone  (dal Teatro di Roma è partita una call pubblica rivolta a più di 200 cittadini, adulti e bambini, per prendere parte a questa grande opera collettiva).

Il Teatro Marcello (foto Luisa Mosello)

 

Per la Festa di Roma creerà un’opera "site specific" realizzata prima d’ora, Ephemeral theatre: una costruzione di 15 metri per 15 che riproduce il Teatro di Marcello e su cui alla fine si esibirà Antoine Le Ménestrel, acrobata specializzato in parkour. 

Per chi invece preferisce l'arte del passato da ammirare in maniera classica il 1 gennaio saranno eccezionalmente aperti dalle 14 alle 20 i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano, il Museo dell’Ara Pacis e il Museo di Roma Palazzo Braschi.

I commenti dei lettori