Il Natale della tradizione a Roma: i piatti che non possono mancare

A Roma il Natale si festeggia a tavola. Dalla vigilia di magro al pranzo del 25 è un trionfo di piatti che mettono la linea a dura prova
Il Natale della tradizione a Roma i piatti che non possono mancare

Le tradizioni popolari e il folklore emergono soprattutto durante le feste comandate. Il Natale è il momento in cui trionfano le consuetudini tramandate da genitori e nonni. A Roma il Natale si comincia a festeggiare dalla cena del 24, la Vigilia, e si parte ovviamente dalla tavola.

Subito dopo aver portato i bambini a vedere l'ultimo film di animazione, i piedi vanno sotto la tavola, imbandita per le occasioni con centrotavola, tante posate e tanti bicchieri. Finito di cenare - di magro ovviamente (ma non lasciatevi ingannare dalla parola, come potrete constatare dalla gallery) - la tavola viene velocemente sparecchiata, rimangono solo i bicchieri e le poche bottiglie di vino non ancora vuote, arrivano gli amari, il caffè e poi si comincia a giocare.

Certo, la tombola, ma le carte sono le più gettonate: mercante in fiera o sette e mezzo, basta che si possano puntare almeno pochi spiccioli. Qualcuno interrompe le partite per andare a San Pietro e fare quattro passi, per ammirare l'albero di Natale e il presepe in piazza. Chi ha prenotato (va inviata entro l'8 dicembre una richiesta via fax alla Prefettura vaticana e ritirare i biglietti gratuiti presso l'aula Paolo VI) potrà entrare nella basilica più famosa del mondo per assistere alla Messa della Vigilia celebrata da papa Francesco. È anche tradizione andare a vedere piazza Navona, che con le sue bancarelle natalizie intorno alle fontane circondate dai palazzi da sempre per i romani vuol dire solo una cosa: è Natale.

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