20 dicembre 2019 - 17:04

«Gli animali non sono oggetti, il codice civile deve essere cambiato»

Sabato pomeriggio a Milano il corteo di 35 associazioni per chiedere alla politica di riconoscere cani e gatti come esseri senzienti e membri delle nostre famiglie

di Alessandro Sala

«Gli animali non sono oggetti, il codice civile deve essere cambiato»
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Basterebbe una legge ordinaria per modificare gli articoli del codice civile che ancora oggi attestano che gli animali, per l’ordinamento giuridico italiano, sono considerati come cose e non come esseri viventi e senzienti. Poche sedute di lavoro in commissione e poi il voto. Sulla carta sembra facile, di certo lo è molto di più della modifica dell’articolo 9 della Costituzione già incardinato nei lavori parlamentari, ma che, trattandosi di riforma costituzionale, richiede una doppia approvazione da parte di entrambe le Camere. Sarebbe un’azione in linea con il sentimento della popolazione italiana, che considera sempre di più gli animali domestici come parte delle famiglie. Ma la politica, su questi temi, sembra distante. Per questo una trentina di associazioni animaliste e ambientaliste hanno raccolto l’appello alla mobilitazione di Task Force Animalista e domani, sabato 21 dicembre, si troveranno al Palazzo di Giustizia (alle 15) per dare vita ad un corteo che raggiungerà Piazza Fontana. Obiettivo: tenere alta l’attenzione su questi temi e spronare le forze politiche ad attivarsi per una reale trasformazione in senso animalista di un codice che risale al 1942 e che risente dei limiti e delle diverse sensibilità di quell’epoca. Inadeguato, insomma, per la società odierna.

Non cose ma esseri senzienti

Task Force Animalista non è un partito e neppure un’associazione: è un movimento di opinione di cittadini indipendenti che si autofinanziano per portare avanti la causa. L’iniziativa milanese è stata organizzata con il supporto di Animalisti Italiani, di Parma Etica e dell’associazione Ca.Te.Ri.na. Hanno aderito associazioni nazionali (come Lav, Oipa, Enpa, Lac) e moltissimi gruppi locali o di piccole dimensioni che non per questo sono meno determinati a sostenere l’iniziativa. «La riforma del Codice civile promossa da Task Force Animalista — spiega la presidente Carolina Sala — rappresenta la base reale per la tutela animale perché, solo a partire da questa modifica che vedrà il riconoscimento di tutti gli animali come esseri senzienti, sarà effettivamente possibile abrogare tutte le precedenti disposizioni normative che considerano gli animali oggetti, ovvero beni mobili».

Una battaglia, tante battaglie

Una trasformazione normativa che sarà determinante anche in tutte le altre battaglie condotte da anni dall’arcipelago animalista: dalla lotta alla vivisezione al contrasto al randagismo e ai canili lager fino all’abolizione degli animali nei circhi. Riconoscendo gli animali se non proprio come persone ma almeno come esseri senzienti sarà poi difficile giustificare le condizioni di vita a cui sono sottoposti in gabbie e stabulari. L’obiettivo però è andare anche oltre, per esempio con l’evoluzione del microchip in un vero e proprio codice fiscale e con il loro riconoscimento come membri della famiglia, con tutto ciò che ne consegue, fino ad immaginare la mutuabilità delle spese veterinarie.

Non solo animalisti

Già diverse Regioni e diversi Comuni prevedono una sorta di riconoscimento del ruolo degli animali di affezione nelle nostre vite, valorizzando il loro diritto ad essere rispettati nel benessere e nella dignità. Ma fino a che i codici principali non si adegueranno, sarà difficile garantire loro una reale tutela. Fino a che saranno considerati cose, non saranno titolari di diritti. Di qui la mobilitazione milanese, che fa seguito a quella dello scorso anno, per dare la sveglia a chi deve decidere e per sensibilizzare l’opinione pubblica. «Non aderiscono solo associazioni animaliste — fanno notare gli organizzatori — ma anche gruppi come l’Anic, l’Associazione nazionale degli ipovedenti e ciechi, segno di come la tutela animale costituisca un tema caro alle più disparate entità della società civile.

Chi ci sarà

Tra i gruppi che hanno dato la loro adesione: Anic, Lav, Oipa, Enpa, Lac, Animalisti onlus, Nogez polizia giudiziaria, Gaia Monza e Brianza, DQ’s Tribe, Freccia 45, Collettivo animalista Aranieuz, Camminiamo insieme onlus, Z.A.C., Radioveg, Aidaa, Made in Bunny, Taxi Pluto, Dida, Chi mi ha visto, Lotta, Iene vegane, Rumba Y Raices, Anime randagie, Csen, International tree protection commission Itpc, Pets, A-mici randagi Varese, International Animal Protection League Italia, Podenco’s Angel Rescue, Balzoo, Associazione vegetariana Italia, Associazione Anime animali Cinisello Balsamo.

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