Basilicata, estratto un monolite di rifiuti radioattivi dal sito Sogin a Rotondella. VIDEO

Cronaca

Questa mattina la fine delle operazioni che hanno permesso di togliere da una buca la struttura verticale. “Una sfida nuova e senza precedenti”, ha commentato l’ad dell'azienda, Luigi Perri 

Maxioperazione per la rimozione di un monolite in cemento armato contenente rifiuti radioattivi nell'impianto Itrec della Sogin a Rotondella, in provincia di Matera. Le operazioni si sono concluse oggi con l'estrazione definitiva della struttura verticale di 130 tonnellate di massa e un volume di 54 metri cubi. L'intervento è avvenuto all'interno di una fossa di 6,5 metri di profondità, un caso unico al mondo che consentirà la bonifica del sito.

All’interno del monolite rifiuti a media radioattività

Il monolite è una struttura verticale di forma prismatica con una massa di circa 130 tonnellate e un volume di 54 metri cubi. Si trovava a 6,5 metri di profondità dal piano campagna e al suo interno, suddivisi in quattro pozzi a sezione quadrata, vi sono fusti con rifiuti a media radioattività, inglobati in malta cementizia, derivanti dall'esercizio dell'impianto. I quattro pozzi rimossi sono stati trasferiti in massima sicurezza in un deposito del sito per il loro stoccaggio temporaneo.

Ad di Sogin: “Immagini non rendono idea della fatica”

"Per la prima volta si svolge in Italia un'attività di bonifica di questo tipo - ha spiegato alla stampa Luigi Perri, nuovo Ad di Sogin - Una delle sfide nuove e senza precedenti. Le immagini non riusciranno a rendere fino in fondo la fatica che ha comportato questa attività di estrazione del monolite". Al momento dell’estrazione era presenta anche Gianni Girotto (M5S), presidente della Commissione Industria del Senato. “Quello di oggi è un importante passo in avanti per le attività di messa in sicurezza e smantellamento dei lasciti nucleari in Italia - ha dichiarato durante il suo intervento - La bonifica dei siti interessati dai rifiuti radioattivi è una patata bollente che la politica non ha mai maneggiato volentieri perchè difficile costruirci il consenso. Da parte nostra tutta la disponibilità a 'sporcarci le mani' per approfondire la materia e accelerare il processo della messa in sicurezza e dello smantellamento, cercando di recuperare tempo".

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