8 dicembre 2019 - 08:50

Francesca Pascale e le sardine: «Andrei in piazza con loro»
Santori: «Lei va bene, anche se di FI»

All’endorsement dell’azzurra ha risposto il portavoce

di Tommaso Labate

Francesca Pascale e le sardine: «Andrei in piazza con loro» Santori: «Lei va bene, anche se di FI»
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Dice Lei che guarda «con interesse alle Sardine» e aggiunge pure che, se le Sardine interpreteranno fino in fondo lo spirito anti-sovranista, allora valuterà «il piacere di scendere in piazza» insieme a loro. Risponde Lui, e anche in questo caso è una sorpresa, che Lei è la benvenuta. Certo, «rimane il fatto che Forza Italia è alleata proprio con i principali artefici della retorica sovranista». Ma «se viene in piazza con una Sardina bella e colorata, chiuderemo un occhio».

Sotto gli auspici di una tranquilla giornata di Sant’Ambrogio, nasce una coppia così politicamente assortita da risultare strana persino in una sceneggiatura di Lina Wertmuller. Perché Lei è Francesca Pascale, militante di Forza Italia da quand’era adolescente e soprattutto fidanzata, da quasi dieci anni, di Silvio Berlusconi. Mentre Lui è Mattia Santori, frontman del quartetto di giovani che ha lanciato la prima manifestazione delle Sardine e secondo alcuni in predicato di una candidatura come numero uno della lista civica di Bonaccini in Emilia-Romagna.

Il collante dell’opposizione al sovranismo, evidentemente, è tutt’altro che debole. Persino all’interno di quella Forza Italia ormai divisa tra un’area platealmente filoleghista e un gruppo che preme per mollare gli ormeggi e scappare il più lontano possibile dall’ex vicepremier. Ma, con l’intervista rilasciata ieri all’Huffington Post, Francesca Pascale diventa il primo caso censito di «sponda» tra il centrodestra e le Sardine. Sponda che rimarrà probabilmente isolata, almeno a prendere per buone le voci secondo cui Berlusconi non avrebbe preso affatto bene l’uscita della sua compagna. Ma sponda significativa, anche per gli annali, soprattutto se si considera che uno degli endorsement eccellenti alle Sardine è arrivato da Romano Prodi, storicamente l’avversario numero uno dei berlusconiani.

E così, con buona pace dei mille tentativi fatti negli ultimi anni ad Arcore per tentare disperatamente di riconnettersi con «lo spirito del ’94» della prima Forza Italia, a Villa Maria (dove vive la Pascale, dove dorme anche Berlusconi) vengono individuati proprio nelle Sardine «alcuni elementi» di quella stessa «rivoluzione liberale». Per giunta, dice la Pascale, «attualizzati». L’ala anti-salviniana del partito gongola per l’uscita a sorpresa della Pascale, attivista a difesa delle campagne Lgbt, che non esclude dopo Berlusconi di potersi innamorare di una donna. «Una Francesca così brava non l’avremmo immaginata nemmeno noi che l’abbiamo vista crescere», twitta Gianfranco Rotondi. Mentre la maggioranza forzista, a cominciare dal cerchio magico, inizia il pressing nei confronti dell’ex premier perché prenda pubblicamente le distanze dall’intervista bollandola a «uscita personale».

Ma è tutto riconducibile a schermaglia, o quasi, se paragonato alla sorpresa per la coppia politica che nessuno poteva prevedere. E che potrebbe vedersi presto dal vivo, forse già a Roma, tra pochi giorni. Al più grande appuntamento della finora breve storia delle Sardine, in piazza San Giovanni.

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